Il Radon è un gas radioattivo inerte che, essendo volatile e solubile nell’acqua, risale con facilità in superficie, si espande velocemente nell’ambiente ed è estremamente dannoso per la salute umana.
Sin dal 1988, è stato inserito dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità tra le sostanze cancerogene per l’uomo, in quanto libera particelle di piombo, bismuto e polonio che causano un marcato aumento del rischio di sviluppare un tumore polmonare.
La contaminazione da gas Radon avviene per inalazione, coinvolgendo soprattutto le vie respiratorie.
Secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità, infatti, esso causa tra i 1.000 e 5.500 casi di tumore polmonare ogni anno in Italia, su un totale di circa 31.000.
Il Radon proviene da suolo e terreno, ma risulta presente anche nei materiali di origine vulcanica come tufo, porfido, granito, pozzolane e lave.
Essendo il Radon un gas particolarmente pericoloso, bisogna prestare estrema attenzione alla sua presenza negli edifici che, essendo luoghi chiusi, ne favoriscono l’assorbimento da parte dell’uomo.
I livelli di gas presenti negli edifici dipendono da diversi fattori, come i materiali utilizzati nella costruzione, i ricambi d’aria, il tipo di edificio, i pavimenti poco isolati, la ventilazione.
Le vie di accesso principali, comunque, risultano essere le intercapedini, i giunti di connessione fra gli elementi strutturali, le fessurazioni dovute all’errata posa di materiali da costruzione, la mancata sigillatura delle canalizzazioni degli impianti idraulici o elettrici, le microfessurazioni nel basamento dovute al ritiro dei leganti o ad assestamenti strutturali.
Non esiste una soglia di concentrazione “sicura” al di sotto della quale la possibilità di contrarre il tumore è nulla. Tuttavia, per offrire una misura dei “valori di guardia” nelle abitazioni, si fa riferimento ai valori raccomandati dalla Comunità Europea:
Negli ambienti di lavoro, invece, il livello di riferimento è di 500 Bq/mc.
Esistono diversi sistemi per difendersi dal Radon limitandone la concentrazione, ma è ovviamente sempre necessario rivolgersi ad un tecnico specializzato, che provveda ad effettuare le dovute misurazioni e a valutare quali siano i più adeguati.
Le misurazioni Radon, infatti, devono essere eseguite da laboratori specializzati e da esperti qualificati nella radioprotezione: enti come Arpa ed Enea assicurano un’assistenza per eseguire i monitoraggi ed una certificazione attestante la concentrazione presente.
In genere, una corretta misurazione richiede un monitoraggio del luogo di circa un anno.
Vediamo insieme alcune accortezze che, se messe adeguatamente in atto, limitano l’innalzarsi della concentrazione di Radon negli edifici:
Conoscere il Radon e saperlo individuare le modalità con le quali penetra e si nasconde all'interno degli edifici, è compito dei progettisti e degli addetti ai lavori delle imprese edili.
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